Mah, il problema è che Meta lancia un prodotto con scopi chiari, ovvero monetizzare il più possibile con mezzi più o meno opachi. Il fediverso invece non è l’ennesima tecnologia del momento, è più un modo di dissociarsi da questa mentalità costruendo istanze più a misura di umano. Per questo va bene il “guardiamole, studiamole”, però credo sia il caso di evitarle come la peste, perché tanto già sappiamo quali sono queste “opportunità”. Inoltre il fatto che grandi aziende si interessino al protocollo ActivityPub, che è aperto, mi preoccupa un bel po’. Non è mai successo che un azienda che detiene un monopolio de facto abbia usato la sua potenza per influenzare uno standard vero? VERO? [meme di anakin e padme]
Vero, il lavoro/servizio va’ pagato. La mia critica non era rivolto al lavoro degli sviluppatori e ricercatori, e neanche al costo del servizio di per se (vedi il costo di server, gpu…) che vanno pagati e questo è sacrosanto. La mia critica è verso il furto di dati magari giustificato da termini di servizio e di utilizzo scritti in legalese che sembrano sempre di più patti scritti dal demonio
No figurati, volevo inserire una lista ma dopo un po’ ho avuto un crampo alle mani
Ancora non mi è chiaro per quale strano meccanismo un’azienda privata può far man bassa di contenuti e dati presi dalla rete, per poi restituirli all’utente finale previo pagamento. Tale utente finale e pagante inoltre contribuisce ad istruire il modello. Se il reparto marketing di chatgpt fosse più onesto verrebbe rinchiuso al volo in un manicomio
Impressionante, non me ne ero neanche accorto che la mia iscrizione fosse stata validata manualmente. Complimenti e buon lavoro
Eggià. Quando un servizio è in posizione dominante diventa difficile da estirpare. Per questo sarebbe il caso di agire prima che Meta diventi dominante sul fediverso. Comunque di questa cosa se ne parla da un bel po’, vedi [https://www.lealternative.net/2019/10/28/alternative-a-gmail/] e [https://www.lealternative.net/2021/12/15/degooglizzazione/]