In una città normale, gli anziani camminano sul marciapiede.
Nuova immagine della campagna tesseramento di GenitoriAntismog “In una città normale”
Quante volte il marciapiede è bloccato da #automobilisti maleducati? Perché dovremmo accettarlo?
#Milano #cittadellepersone #GenitoriAntismog @energia
https://www.genitoriantismog.it/in-una-citta-normale-gli-anziani-passano-sul-marciapiede/
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Premetto che io potevo andare ad abitare e lavorare a Milano e la conosco benissimo, ma ho evitato di andarci ad abitare come la peste. Ho fatto il pendolare in treno, l’ho visitata in macchina, durante il periodo festivo ( quando i milanesi scappano ). Detto questo il posteggio è l’ultimo dei problemi. Le case ribadisco, sono gabbiette coi muri di cartapesta, fanno venire la claustrofobia. I locali sono piccolissimi e senza spazi, si sta appesi al bancone. Altre città come Torino sono 100 volte meglio. Il problema è che tutta sta gente non ci sta proprio. Le città con densità superiori si chiamano Londra e Parigi e hanno periferie immense ( praticamente la lombardia sarebbe un hinterland ) con costi assurdi e buchi in cui vivere improponibili. Capisco che le città grandi siano cool, ma sono delle gabbie per topi immonde. E i cittadini perennemente incazzati. È inutile lamentarsi che c’é gente/auto.
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Gli amministratori locali non fanno miracoli e, spessissimo, quando esulano dall’ordinaria amministrazione, fanno più che altro disastri. Se abbiamo governanti a livello nazionale scarsissimi, e sono i migliori, figuriamoci a livello locale. Detto questo: se io abito in campagna non posso lamentarmi della puzza di concime, se vado in montagna, delle strade bloccate per frane, se vado al mare , della salsedine. Ogni ambiente ha le sue caratteristiche. Se vado in una grande città devo accettare il caos in tutte le sue forme. Altrimenti vado a vivere in mezzo al nulla. Purtroppo le città sono piene di gente che dovrebbe vivere in qualche paesino sperduto e che non si adatta al fatto che la città è quello. Casino, urla, gente che si fa i fatti suoi, cose messe ovunque, spazi limitati. Anche Venezia, senza auto, quando ci sono troppe persone, è un casino. Ribadisco: l’urbanizzazione non è obbligatoria, bisogna portare fuori lavoro e sedi. Non lavoro via remoto, ma proprio le aziende. Deingolfare le città. Altrimenti si provoca solo disagio ulteriore. Oltretutto Milano è una città internazionale con tutti i guai che si porta. I sindaci vogliono le ztl in centro? Portino i servizi statali in un grosso centro commerciale in periferia, servito da posteggi enormi e mezzi pubblici e poi chiudano. I centri commerciali non hanno problemi di congestione, ma i comuni si. I comuni ragionano per ideologia, non per migliorare i serivzi.
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Si chiamano centri commerciali ed esistono. Come al solito quando la discussione non va come piace, si parte con frasi del genere.