Mi aspettavo un film divertente con qualche trovata brillante e tanti richiamini nostalgici agli anni 90, e quello era. La storia è anche carina, gli sviluppi “politici” sono molto banali.
Insomma, a me è piaciuto.
Mi aspettavo un film divertente con qualche trovata brillante e tanti richiamini nostalgici agli anni 90, e quello era. La storia è anche carina, gli sviluppi “politici” sono molto banali.
Insomma, a me è piaciuto.
Non mi interessa e sono contento cosi, in realtà lo trovo anche un pelo offensivo nei riguardi di chi protesta e nel clima mondiale odierno.
Quale parte trovi offensiva?
Da quello che ho visto non ha messaggi politici così profondi da puntare a incidere su come vanno le cose nel mondo.
È un filmetto giocoso.
Trovo offensivo distribuire un film di un genere molto commerciale in un clima di proteste di creatori che chiedono più riconoscimento, un film che è l’ennesimo schiaffo di mediocrità, banalità e ignoranza. Più del contenuto è la sua pubblicità che mi disturba perché se fosse un film qualunque non direi niente ed invece mi ritrovo in faccia cartelloni e video, peggio di una propaganda.
I cartelloni e tutto il resto sono banale pubblicità. Non credo davvero che ci sia alcun messaggio aggiuntivo da considerare: Mattel vuole guadagnare, molte altre aziende vogliono guadagnare sull’onda.
Se guardiamo ogni cosa con gli occhi della giustizia sociale, allora il 99% della pubblicità è relativa ad aziende che inquinano per produrre. E agli italiani va benissimo così, perché comprano quei prodotti e votano per chi chiede di rallentare la transizione ecologica.
Io compro quei prodotti, tu compri quei prodotti.
Non esiste un “film qualunque”. In indiana jones siamo tutti a godere estasiati guardando inseguimenti di macchine a motore. Negli avengers poi troviamo le bambole e i giochetti sugli scaffali. Barbie vende bambole. E così via.