Si scrive Johnny Blue Skies, si legge sempre Sturgill Simpson. Fedele all’immagine di “rinnegato” della scena country di Nashville, “espatriato” da quella terra di talenti che è diventato il Kentucky, Simpson convalida l’impressione di un musicista combattuto con il suo ruolo, incapace di restare fermo in una posizione, costantemente alla ricerca di uno scostamento che spiazzi prima di tutto se stesso e quindi il pubblico che lo segue… Continua a leggere…