C’è stata Flavia Pennetta, ma per il tennis maschile era dai tempi di Panatta che un italiano non vinceva uno Slam. Questa di Sinner è una di quelle cose che da sole nobilitano una carriera. E poi est modus in rebus - vincere in rimonta da 0-2 ( e io la avevo data su, ammetto)… è qualcosa di ancora più clamoroso. Jannik ritrova il servizio quando la aggressività di Medvedev nel rispondere lo aveva sorpreso, recupera dalla tensione della finale - inutile far finta di no: come nelle ATP Finals di Torino, ha iniziato contratto e si vedeva - resiste con le unghie nel terzo, e vince di fatica quando, al quinto set, diventa anche una gara a chi la vuole di più. Immenso. Più che meritato per un ragazzo equilibrato, ambizioso ma non spaccone, freddo il giusto e sempre centrato. Lo sport italiano ha tra le mani uno vero, e gli siamo grati.