70 anni di Fahrenheit 451, libertà e lotta alla censura
“Nel 1953 il visionario autore Ray Bradbury (1920-2012) pubblicava un romanzo che avrebbe segnato profondamente la letteratura distopica e la nostra comprensione della libertà e della censura: Fahrenheit 451. Con il suo messaggio critico, avvincente e atemporale, questo libro è diventato un classico della narrativa e una pietra miliare della cultura contemporanea.”
@alephoto85 @libri@feddit.it @libri@poliverso.org grande libro grande distopia che fa riflettere molto . Grande idea secondo me anche il titolo (la carta brucia a 451° f ) . Fa riflettere su cosa significhi vietare la conoscenza .
@H9k @libri@feddit.it @libri@poliverso.org uno dei miei libri preferiti. L’ho riletto recentemente e l’ho trovato ancora molto attuale, soprattutto il personaggio della moglie che mi è sembrato molto più inquietante di quanto non lo trovassi all’epoca (la prima lettura risale a più di vent’anni fa, ero adolescente).
In questa edizione ci sono anche i due racconti preparatori che non ho letto. Sono molto curioso.
@alephoto85 @libri@feddit.it @libri@poliverso.org io ho una vecchia edizione anch’io l’ho riletto l’anno scorso è un libro senza tempo come 1984 e la fattoria degli animali .
@alephoto85 @libri@feddit.it @libri@poliverso.org un classico da leggere
Ma Bradbury era una persona veramente mediocre è quasi incredibile che abbia sfornato dei capolavori come questo e Cronache Marziane